Oggi voglio parlarvi dell’Arte della perseveranza, fondamentale per raggiungere i propri obiettivi. La scrivo con la A maiuscola perché è davvero un’Arte, e come tutte le arti, si impara, si apprende, se ne studiano i meccanismi per incanalarla dentro di sé e utilizzarla in ogni singolo obiettivo che ci poniamo nella vita.
L’incapacità di perseverare è una delle cause principali dell’insuccesso. E, l’insuccesso è causato dall’insieme di paure e indecisioni.
La perseveranza è una qualità che non fa sconti, se non la si utilizza i risultati personali che riusciamo a raggiungere non sono quelli desiderati. Non dico appositamente “se non la si ha” perché è vero che qualcuno è più predisposto di qualche altro, ma tutti, con impegno e costanza, possiamo allenare l’Arte della perseveranza e trasformare questa potenzialità in talento. Nel 1960 il chirurgo plastico Maxwell Maltz definì la durata di 21 giorni per creare un’abitudine. La perseveranza è un’abitudine e come tale può essere sviluppata.
Adesso fermatevi un attimo a pensare. Avete mai conosciuto delle persone che sembrano ottenere sempre tutto ciò che desiderano? Ognuno di noi ha perfettamente in mente una persona che conosce e che ha raggiunto risultati di rilievo in svariati campi: lavorativo, personale, affettivo. Queste persone sembrano avere un potere speciale, ma in realtà hanno solo imparato l’Arte della perseveranza. E questo vuol dire porsi un obiettivo, stilare una serie di step per raggiungerlo, passo dopo passo, scriverli magari questi passaggi e ogni volta che se ne raggiunge uno, cancellarlo dall’elenco e scrivere quello successivo, perché ce n’è sempre uno successivo.
La regola è: fermarsi mai, andare avanti sempre, bisogna avere chiari i propri obiettivi, ripeterseli al mattino e alla sera, come un mantra, come una preghiera, non distogliere l’attenzione, farli diventare un’abitudine. È chiaro che applicare la regola in maniera sporadica non basta: per ottenere dei risultati, dovrete applicare questa regola con costanza.
Sapete che se andaste in giro a chiedere alle prime cento persone che incontrate per strada che cosa desiderano di più nella vita, 98 di loro non saprebbero rispondere? E pensate che non abbiamo desideri da realizzare? Certo, che ne hanno, solo che non li sanno focalizzare, non riescono a concretizzarli nella loro mente.
Bene, ora chiudete gli occhi e pensate a qual è la cosa che più desiderate in questo momento. Prendetevi tutto il tempo di cui avete bisogno. Ora che ce l’avete chiara e ben definita suppongo che state provando un desiderio sincero e profondo per aver finalmente individuato la vostra finalità, vi sarete addirittura emozionati. Allora siete sulla strada giusta. Più il nostro desiderio è forte, più riusciremo ad avere quella spinta motivazionale che ci consentirà di accedere alla perseveranza. Quando un desiderio non si trasforma in un obiettivo, quello che magari sembrava un grosso fuoco il giorno prima, si disperde e non si porta a compimento. Ma, con tanta forza di volontà, e avendo fiducia nei propri mezzi, tutto è possibile, d’altronde “Il rinunciatario non vince mai – e il vincitore non rinuncia mai”.
La perseveranza ti aiuta a possedere piani ben definiti e conoscenze approfondite. Ti aiuta a studiare per sapere, per prepararti a raggiungere al meglio gli obiettivi prefissati. Il tutto deve poi legarsi a un giusto grado di empatia, comprensione e spirito di collaborazione, forza di volontà ed integrità. Ci vuole misura. Tutti questi ingredienti devono diventare un’abitudine. Tutti questi ingredienti devo entrare a far parte di noi ogni giorno, essere miscelati, per creare il piatto più buono che avrete mai mangiato in vita vostra: quello della soddisfazione personale per aver raggiunto un obiettivo che all’inizio vi sembrava impossibile.
Quindi, il segreto numero uno del successo è questo: perseveranza! Il punto di partenza è sempre lo stesso: se puoi sognarlo puoi realizzarlo.